Liberarsi dal dolore è una sfida di gruppo
Il dolore oncologico è un intreccio di dolore fisico e psichico, tant’è che ai farmaci antalgici spesso si accompagnano quelli per ridurre l’ansia o la depressione.
Il senso di perdita, la paura, la solitudine della condizione di malato, sentirsi un peso per la famiglia sono tutti aspetti di una sofferenza che annichilisce e toglie speranza e vitalità al malato.
Da alcuni anni presso l’Ospedale San Giuseppe di Milano si è avviato un progetto di supporto psicologico per pazienti oncologici in fase di terapia o di recidiva della malattia.
Lo strumento utilizzato è quello del gruppo di psicoterapia che permette ai pazienti di confrontarsi e meglio conoscere le proprie emozioni e il proprio vissuto: infatti, è più facile riconoscere il proprio dolore vedendolo riflesso e manifesto nelle esperienze degli altri.
Inoltre il progetto permette ai malati di condividere l’esperienza di paura e incertezza sul futuro, uscendo così dalla solitudine esistenziale in cui rischiano di confinarsi e offre loro la possibilità di essere parte attiva in una esperienza di supporto psicologico e di aiuto reciproco.
Il nuovo adattamento che l’esperienza della malattia richiede è agevolato dall’appartenenza ad un gruppo che può costituire un ambito di sostegno tra la solitudine della malattia e il mondo fuori con il quale occorre continuare ad interagire, un “cuscinetto” che si trasforma in “trampolino”.
Testo tratto dall’articolo di Luigi Valera Liberarsi dal dolore è una sfida di gruppo in “Sanità al Futuro”, n.25, periodico di informazione del Gruppo MultiMedica
Per informazioni: Gruppo MultiMedica , Ospedale San Giuseppe Milano, Unità di Oncologia, tel. 02 85991